Percentuale agenzia immobiliarePercentuale agenzia immobiliare: tabella iniziale
Provvigione o commissione all'agenzia immobiliare: quali fattori incidono sul prezzo finale?
La percentuale richiesta dall’agenzia immobiliare per la vendita o per l’affitto, come vedremo nel paragrafo successivo, può variare a seconda di diversi fattori come la zona in cui si trova l’immobile, la tipologia e naturalmente il prezzo al quale viene proposto. In linea generale però possiamo dire che la commissione richiesta dall’agenzia è correlata al servizio offerto nel suo complesso, che non si limita alla mera mediazione tra le parti ma che include anche:
- La promozione dell’immobile: l’agenzia si fa carico di realizzare una piantina chiara e leggibile, scattare delle foto professionali e, in molti casi, realizzare un virtual tour dell’immobile – magari aggiungendo anche un servizio di home staging per renderlo più appetibile – da pubblicare sui vari portali. Inoltre, molto spesso gli annunci vengono sponsorizzati per aumentare le possibilità di risultare in cima ai motori di ricerca.
- Verifiche documentali: sia la vendita che l’affitto richiedono una serie di pratiche burocratiche come la verifica delle piantine catastali o delle certificazioni energetiche, delle quali l’agenzia immobiliare si fa carico. Nel caso dell’affitto, inoltre, l’agenzia si occupa di fare una preselezione dei candidati sulla base di alcuni criteri concordati con il locatore come, ad esempio, la presenza di un lavoro stabile o di referenze verificabili.
- Le spese di registrazione: ogni contratto, di vendita o di affitto che sia, per avere valore civile deve essere registrato ufficialmente presso l’Agenzia delle Entrate previo pagamento dell’imposta di registro, che può variare in percentuale a seconda dei casi.
- Assistenza durante l’intero processo: molte agenzie immobiliari offrono ai propri clienti una serie di servizi aggiuntivi come la consulenza da parte di un broker per avviare le pratiche di mutuo o la possibilità di rivolgersi ad un notaio convenzionato con l’agenzia.
Anche se è sempre possibile intavolare una trattativa sulla percentuale dell’agenzia, la realtà è che questi fattori sono poco negoziabili ed incidono in modo considerevole sul prezzo finale, specialmente la promozione dell’immobile che costituisce per l’agenzia un investimento sia di tempo che di denaro.
Provvigione agenzia immobiliare: il quadro normativo e il calcolo della percentuale
Chi ha venduto, acquistato o affittato un appartamento nella propria vita sa bene che la percentuale di provvigione richiesta da un’agenzia immobiliare non è sempre uguale e viene decisa in maniera indipendente dalla singola agenzia. Uno dei punti più controversi è proprio questo: la percentuale per l’agenzia immobiliare non è regolamentata per legge, e non esistono normative né tariffari che stabiliscano in modo univoco l’ammontare delle commissioni d’agenzia per l’attività di mediazione. L’unico riferimento è la guida fornita dalla Camera di Commercio che, pur delineando una serie di parametri percentuali relativi alle diverse regioni d’Italia, non è di fatto vincolante e lascia piena libertà alle singole agenzie.
Con queste premesse va da sé che il calcolo della percentuale dovuta all’agenzia immobiliare non sia né ovvio né immediato, ma per avere un’idea di massima di cosa ci aspetta possiamo prendere in considerazione queste cifre:
Percentuale agenzia immobiliare per la vendita
Si attesta in media attorno al 3% più IVA sia per il venditore sia per l’acquirente, anche se non è raro che, in sede di firma del mandato con l’agenzia, il venditore riesca a negoziare una commissione inferiore, lasciando pagare una percentuale più alta all’agenzia immobiliare da chi acquista la casa. L’importo naturalmente non viene calcolato sul prezzo iniziale bensì sul valore finale dell’immobile, vale a dire quello che viene accettato da entrambe le parti alla fine della trattativa. Per capire quanto la provvigione possa incidere su una compravendita, facciamo un esempio pratico: se un immobile viene messo sul mercato a 400.000 euro e le parti trovano un accordo per 390.000 euro, entrambe dovranno versare all’agenzia immobiliare una provvigione di 11.700 euro, ai quali naturalmente si aggiunge l’IVA.
Percentuale agenzia immobiliare per l’affitto
Le modalità di calcolo più comuni per la percentuale spettante all’agenzia sono due: la provvigione può corrispondere ad una mensilità d’affitto più IVA oppure – molto più comunemente, soprattutto nelle grandi città – al 15% più IVA del canone annuale di locazione. Anche in questo caso la provvigione all’agenzia immobiliare per l’affitto viene corrisposta da entrambe le parti in egual misura, ma non mancano le eccezioni formalizzate con un accordo scritto. Ad esempio, per l’affitto di un immobile con un canone annuo di 12.000 euro, sia locatario che locatore dovranno corrispondere una provvigione all’agenzia immobiliare tra i 1.000 e i 1.800 euro più IVA.
Le provvigioni sulla la compravendita: le percentuali per provincia
Se fino ad ora abbiamo ragionato su una percentuale media del 3% per tutte le parti coinvolte, la realtà è che il panorama delle provvigioni immobiliari è estremamente variegato e uno dei fattori che incide di più è la zona nella quale si trova l’immobile. Cerchiamo di analizzare nel dettaglio le percentuali più comuni per le principali categorie immobiliari, e mettiamole a confronto con quelle fornite dalla Camera di Commercio:
Tuttavia, vale la pena ribadire che si tratta di cifre da prendere con le pinze perché ogni agenzia immobiliare ha massima autonomia: può anche capitare che per immobili di valore piuttosto esiguo un’agenzia non richieda una provvigione su base percentuale bensì un importo fisso (che può essere anche del 10% del valore o superiore es: cessione di garage), o addirittura si spinga fino al 5% nel caso di immobili particolarmente ambiti o in zone molto richieste.
IVA sulla commissione immobiliare
Premettendo che l'Agenzia Immobiliare Grosseto Invest opera in regime forfettario, ed è quindi esente IVA (e già qui avete un 22% di risparmio), la percentuale di provvigione dell’agenzia immobiliare, indipendentemente dal fatto che si tratti di un affitto o una vendita, è soggetta ad IVA del 22%. Quindi, riprendendo gli esempi che abbiamo fatto nel paragrafo precedente, per un immobile venduto a 390.000 euro il venditore e l’acquirente dovranno riconoscere all’agenzia immobiliare 14.273 euro a testa, mentre per un contratto di locazione di 12.000 euro l’anno le parti dovranno corrispondere una commissione compresa tra 1.220 e 2.196 euro. C’è una – seppur magra – consolazione: nel caso dell’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale è possibile detrarre le spese sostenute per l’intermediazione immobiliare nella misura del 19% e per un importo massimo di 1.000 euro.
Conviene rivolgersi a un’agenzia immobiliare?
Viste le percentuali delle agenzie immobiliari è lecito chiedersi se convenga davvero avvalersi di una mediazione o non sia invece meglio il “fai da te”. Come sempre non esiste una risposta univoca e molto dipende dalla complessità della trattativa – ad esempio, la compravendita di una nuda proprietà o di un immobile intestato a più eredi richiedono una gestione burocratica più impegnativa - ma anche dal tempo che si ha a disposizione e dalle competenze del singolo individuo. Per quanto con un po’ di impegno e cautela non sia impossibile comprare o vendere casa da privati, come consulent e immobiliare di lunga esperienza sono convinto che, quando si tratta di investire somme importanti, sia fondamentale rivolgersi a professionisti preparati e capaci di navigare quel mercato specifico, così da tutelare i risparmi e migliorare le possibilità di concludere un buon affare.